Le sempre nuove frontiere dello spam

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Per essere efficaci, spam e phishing devono cogliere di sorpresa, e pertanto cambiano spesso.
Una nuova ondata di messaggi che coglieranno impreparati molti, spinti dall’impulso di cliccare per contrastare l’ingiustizia delle accuse.

Si perché il messaggio che sta invadendo la posta di moltissimi ha come oggetto “Querela per diffamazione aggravata“.

Un’accusa indegna! Non ho mai diffamato nessuno! Vediamo chi si permette di mandarmi questo avviso?

Ed ecco che la frittata è già mezza fatta, soggetti irritabili dalle scarse conoscenze, sono già lì con il dito potenzialmente pronto al fatidico click!

E il testo prosegue in maniera formale e quantomai vicina al linguaggio legalese: “Egr. Sig. / Sig.ra, con la presente Le scrivo in nome e per conto della mia assistita F. De R. per diffidarla dal proseguire con l’attività lesiva e dichiaratamente diffamatoria del diritto all’immagine, al nome, alla dignità e alla riservatezza della mia assistita, attività da Lei messa in atto via social media su Facebook.”

Quanti ormai convinti di poter scrivere di tutto su tutti via Facebook, non sentiranno un impulso di difesa? O al contrario l’impulso di difesa del proprio onorevole comportamento, la curiosità, il timore di ripercussioni a nulla agire, fanno scattare la molla!

Non so dire che accade al cliccare, perché ho cancellato il messaggio.

Fatelo anche voi e ditelo in giro.

 

Di seguito un campione del messaggio in questione:

spam_querela