WHD.local ad Amsterdam: noi c’eravamo!

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I WHD.local sono una serie di incontri sparsi in Europa che si rifanno alla manifestazione principale, il WorldHostingDays che si tiene ogni anno a marzo in Germania e che è considerato uno degli eventi più importanti nell’industria dell’hosting (se non il più importante in assoluto).

Con la crescita della manifestazione gli organizzatori hanno replicato la formula del WorldHostingDays in altri mercati, lanciando eventi-specchio in Asia, India, Medio-oriente, America Latina e Australia. Sempre con lo scopo di tener vivo l’interesse per il WHD durante tutto l’anno, ponendo maggiormente l’accento su realtà locali, sono stati creati i WHD.local a Colonia, Varsavia, Istanbul, Amsterdam, Mosca, Cluj, Londra, Parigi, Madrid e Zurigo.
La formula è simile a quanto fatto in Italia dallo SMAU con i vari SMAU-business sparsi in diverse città. 

Avendo partecipato all’evento principale lo scorso marzo, abbiamo ritenuto interessante aver l’occasione di ritrovarci con alcuni big player del mercato per aggiornarci sugli sviluppi nel settore, primo fra tutti quel Cloud Computing di cui tutti parlano e che spesso viene erroneamente confuso con la vecchia virtualizzazione.

La nostra scelta è ricaduta su Amsterdam perchè la città è la sede di alcune società con le quali abbiamo stretti rapporti di collaborazione e quindi oltre alla fiera in se’ era anche l’occasione per trovarsi di persona con chi durante il resto dell’anno si sente solo freddamente via email.

Come azienda puntiamo molto sui rapporti interpersonali – sia con i nostri clienti che con i partner con cui collaboriamo – motivo per cui questo genere di trasferte non è giustificabile solo per la possibilità di aggiornarsi sul mercato, ma anche la serata a bere birra in un pub fa parte del “lavoro” e aiuta a cementare relazioni spesso in maniera inaspettata. 🙂

La fiera in se’, seppur più “raccolta” rispetto al WorldHostingDays di Friburgo, è stata comunque interessante per il calibro dei partecipanti, tra i quali si potevano annoverare:

  • OnApp: con le loro interessanti soluzioni di cloud computing, han presentato l’innovativa OnApp CDN che si propone di mettere “on the cloud” l’intera rete di servizi distribuendola geograficamente in diversi PoP sparsi nel mondo.
  • Parallels: leader nel settore delle piattaforme di hosting “all-in-one”, non ha certamente bisogno di presentazioni.
  • Verisign: si puo’ tranquillamente affermare che contribuisca parzialmente al funzionamento di Internet, senza dimenticarsi che è il Registro di diversi TLD così come erogatore di certificati SSL, entrambi nostro mercato primario come REGdom.
  • VMware: un big della virtualizzazione, sempre più orientato alla distribuzione di piattaforme cloud.
  • OpenSRS: azienda storica con cui lavoriamo da molto tempo, lancerà tra poco nuovi prodotti ed è stata l’occasione per averne un assaggio.
  • Spam Experts: fornitori di un’ottima soluzione anti-spam, anche in white label e di conseguenza molto interessante per gli operatori nel settore.
  • IBM: beh che dire, è Big Blue!
  • Extreme Networks: parlando sempre di hardware e in particolare di switch di rete in è uno dei più noti produttori per enterprise e carrier.

Oltre all’opportunità di prendere contatti con gli espositori, durante l’arco della giornata era programmata una serie di speech degli stessi in modo potessero illustrare nel dettaglio la loro offerta. Una menzione particolare spetta Markus Gruenwald di Verisign che ha raccontato 50 anni di storia di Internet (1985-2035) ripercorrendo passato, presente e anticipando il futuro in maniera estremamente interessante.

A fine giornata, come d’abitudine per i WorldHostingDays si è concluso con il ConneXion Party per dar modo a tutti i partecipanti di socializzare in maniera più informale.

In conclusione un evento interessante e utile sia per aggiornarsi professionalmente che per instaurare relazioni personali.
Olandesi a parte (che giocavano in casa), la presenza straniera era abbastanza nutrita, anche se dobbiamo constatare con un po’ di delusione – ma anche un pizzico di orgoglio! – che fossimo gli unici italiani presenti all’evento.

Per quanto ci riguarda siamo completamente soddisfatti della scelta fatta, motivo per cui vedremo di ripetere l’esperienza in future occasioni.