EVENTO: Planetel CyberSecurity – 06 Aprile 2022 – ore 9.30/11 – Confindustria KM Rosso, Bergamo

EVENTO: Planetel CyberSecurity – 06 Aprile 2022 – ore 9.30/11 – Confindustria KM Rosso, Bergamo

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“La tua azienda saprebbe resistere a un attacco informatico?”
Con la partecipazione di esperti del settore Cybersicurezza e Protezione IT approfondiremo il tema, analizzando quali sono le attuali minacce informatiche per le aziende e le possibili soluzioni da implementare per non subirle.
Proteggi chi sei, proteggi i tuoi dati.


Mercoledì 6 aprile – H 9.30-11.30


presso l’auditorium di Confindustria Bergamo
via Stezzano n° 87, Bergamo, Kilometro Rosso – Gate 5

ISCRIVITI QUI

Evento gratuito. Iscrizione necessaria. Partecipazione in presenza o in streaming

PROGRAMMA

 

Introduzione – con Bruno Pianetti

Presidente e AD di Planetel S.p.A.

 

Parola d’ordine: CyberSecurity – con Cristiano “NoFear” Cafferata

Dal 2003 è stato CM e BDM di SonicWALL Italia e Grecia, dal 2018 si è occupato di start-up di aziende quali SWASCAN e Cyberoo oltre a dedicarsi a IRT, PT VA e consulenza mirata.

 

Difesa attiva dal CryptoLoker – con Luca Besana

Channel Business Manager per la Mediterranean Region di SentinelOne

 

L’accesso ai tuoi sistemi e alle tue applicazioni è davvero sicuro? – con Manuel Minzoni

Country Manager InWebo Italy & Greece

 

Q & A


PLanetel 1° giorno quotazione borsa

Planetel in Borsa, il grande passo

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L’esordio in borsa di Planetel S.p.A.,
passo storico per la nostra azienda e per l’intero Gruppo.

REGdom, come sapete, è un’insegna commerciale di Servizi Internet S.r.l., che fa parte del Gruppo Planetel, gruppo di aziende che forniscono soluzioni integrate di telecomunicazione, di cui Planetel S.p.A. è capogruppo e proprietaria.

Il 30 Dicembre 2020 la nostra capogruppo Planetel S.p.A.
ha esordito sul mercato AIM Italia, sistema di negoziazione gestito da Borsa Italiana S.p.A.,
con il suo primo giorno di negoziazione delle azioni.


Il frutto di una lunga preparazione

Ovviamente un passo come questo può solo essere il frutto di un lungo processo di preparazione, consolidamento, investimento, i cui step “visibili” sono stati nel corso del tempo, l’acquisizione di alcune società lombarde e venete attive nel mercato della connettività a banda ultralarga e dei servizi web, l’avvio dei progetti di posa in opera di reti proprietarie in fibra ottica e la successiva apertura di nuove filiali; fino ai più recenti, l’ammissione al programma internazionale Elite del London Stock Exchange Group (2019), la sottoscrizione di minibond da parte di Unicredit, le varie certificazioni di qualità conseguite (ISO 9001, ISO 27001, ISO 37001), la trasformazione in Società per Azioni (2020), l’ammissione al Mercato AIM Italia per la quotazione in borsa.

L’investimento di cui parliamo non è esclusivamente economico-finanziario, ma pervade trasversalmente tutti i settori e gli aspetti operativi di un’azienda: riguarda l’organizzazione aziendale, l’analisi e il miglioramento dei processi interni, che hanno come diretta conseguenza l’innalzamento dell’efficienza e del livello qualitativo dell’offerta.

Nelle parole del CEO di Planetel Bruno Pianetti, “Siamo una realtà ben strutturata e consolidata sul territorio nel quale operiamo dal 1985 e nel quale abbiamo saputo emergere come un interlocutore unico divenendo un punto di riferimento importante per i nostri Clienti. La quotazione in Borsa, finalizzata ad accelerare il nostro percorso di crescita, ci consentirà di rafforzare ancor di più la nostra posizione di mercato a livello multiregionale; e di realizzare i nostri progetti in tempi ancora più rapidi”.


Perché ciò interessa i Partner Regdom?

Come detto, l’impegnativo processo che ha portato alla quotazione in borsa ha riguardato in primo luogo Planetel, ma con essa anche tutte le aziende che fanno parte del gruppo, che sono state sottoposte ad una severa analisi e revisione, pulizia e controllo al fine dell’applicazione dei regolamenti che attengono alle società quotate, con i relativi obblighi di Corporate Governance, di trasparenza e di informazione

Tale puntuale, accurato, e certosino lavoro ha posto rinnovate fondamenta di solidità all’azienda, che siamo sicuri rafforzeranno il rapporto di fiducia con i nostri Partner, dando loro garanzia di qualità sempre più visibile nei nostri servizi e nuovo stimolo al nostro operato quotidiano nei rapporti di collaborazione con i clienti.

Per alcune aziende, i propri domini, e i domini dei propri clienti, sono un patrimonio inestimabile. Affidarli ad un’azienda con solide basi è una scelta di qualità, della quale ringraziamo i nostri Partner.


Vi lasciamo al breve video della giornata storica della Quotazione

#Brexit – la saga dei .eu continua…

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Con l’ultimo aggiornamento della pagina Brexit ufficiale sul sito di Eurid (Registro Europeo dei domini .eu), si aggiunge un altro inaspettato colpo di scena alla saga della Brexit: attendiamo istruzioni!

Il lungo tira-e-molla della contrattazione tra Regno unito e Europa si ripercuote anche sulla gestione dei domini .eu, che nel caso dell’uscita del Regno Unito dalla compagine europea, non potrebbero più essere registrati da cittadini inglesi o residenti in Gran Bretagna.

Ne spieghiamo le motivazioni QUI

Ancora una volta, quindi, prendiamo atto della normativa per elaborare possibili ed eventuali strategie di uscita (es. la modifica dell’intestatario del dominio ad altro soggetto residente in territorio europeo), ed attendiamo novità ed istruzioni definitive.

Domani il via per i domini .EDU.IT

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A partire dal 20 settembre 2018
REGdom fornirà i domini .EDU.IT

Il Registro.it ha pubblicato il Regolamento e le Specifiche Tecniche per i Registrar che vorranno rendere disponibile la fornitura dei domini .EDU.IT; noi siamo pronti.

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I domini .eu ai tempi della Brexit

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La fatidica scadenza della Brexit è sempre più vicina e avrà conseguenze d’impatto anche nel mondo dei domini.

Con l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, i cittadini inglesi perderanno la residenza entro il territorio europeo, requisito necessario per l’assegnazione dei domini .EU.

E così, a partire dal 29 Marzo 2019, aziende e cittadini inglesi:

  • non potranno più registrare domini .eu
  • vedranno revocati i domini loro assegnati

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Scuole pronte alla migrazione da gov.it a edu.it

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E’ in arrivo la nuova estensione di dominio EDU.IT, riservata per le scuole e gli istituti scolastici, al posto della vecchia GOV.IT.

Numerose scuole ed istituti scolastici hanno oggi un sito web personalizzato sul proprio nome a dominio. Alcuni hanno scelto di attivare domini personalizzati con il proprio nome su estensioni generiche (es. istitutoxxx.it), altri hanno preferito seguire la strada più istituzionale finora consentita dalle norme, cioè registrare un dominio sull’estensione .GOV.IT (es. istitutoxxx.gov.it).

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Che cosa succede ai domini che scadono?

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Vi siete dimenticati di rinnovare il vostro dominio? Il dominio si trova in uno “stato” strano ? State aspettando che un dominio scada per registrarlo a vostro nome?

Che cosa succede a un dominio quando è arrivata la sua data di scadenza?
Molti pensano che sia perso o diventi subito libero per qualcun altro…non è sempre così!

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Certificati SSL in movimento – durata

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Richiesta a gran voce dalle autorità di certificazione, arriva la modifica del settore dei Certificati SSL che prevede la variazione della durata massima dei certificati SSL emessi.

Questo cambiamento sta accadendo perché il CA / Browser Forum (un’organizzazione che applica le linee guida e gli standard quando rilascia certificati SSL) ha approvato Ballot 193 che riduce la “durata” di tutti i certificati SSL e TLV DV / OV da 39 mesi a 27 mesi.

A partire dal 20 febbraio 2018, non sarà più possibile offrire ai propri clienti certificati SSL / TLS DV (Domain Validated) o OV (Organization Validated) superiori a 3 anni.

REGdom si adegua alle modifiche limitando l’acquisto e il rinnovo dei certificati DV e OV a 1 o 2 anni. Dettagli per i Partner in Area Risorse.

I domini .gov.it ritornano riservati

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Una riorganizzazione nell’assegnazione dei domini .gov.it (Determinazione 36/2018) prevede ora che queste etensioni siano riservate alle sole amministrazioni centrali dello Stato specificate nell’elenco delle amministrazioni pubbliche individuate ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196 e successive modificazioni e pubblicate annualmente in G.U.

I sottodomini di terzo livello sotto il dominio “.gov.it” che sono stati utilizzati da pubbliche amministrazioni che non rientrano fra quelle definite potranno essere utilizzati fino al 30/06/2018. Dal 1/7/2018 al 31/12/2018 verrà mantenuta la configurazione dei DNS al fine di preservare l’accesso ai servizi con gli URL obsoleti.

Molte amministrazioni pubbliche territoriali e scolastiche, che hanno nel corso del tempo registrato e utilizzato l’estensione .gov.it, dovranno pertanto adeguarsi e registrare nuovi domini per le loro attività on line. Molti di loro potranno tornare al buon vecchio .it, oppure lanciarsi in scelte più moderne o coraggiose con i nuovi tld .school, .education, .online, .website.

Le sempre nuove frontiere dello spam

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Per essere efficaci, spam e phishing devono cogliere di sorpresa, e pertanto cambiano spesso.
Una nuova ondata di messaggi che coglieranno impreparati molti, spinti dall’impulso di cliccare per contrastare l’ingiustizia delle accuse.
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